Il sistema temperato o equabile

Possiamo definire la scala musicale una successione di note congiunte in un’ottava, dove l’ottava equivale al suono di partenza con il doppio della frequenza. (es do3 – do4)

Ma come si fa a determinare i suoni successivi partendo da un suono fondamentale?

Il problema nel corso dei secoli fu affrontato in modo diverso:

Pitagora nel VI secolo a.C con il monocordo capì che un suono prodotto facendo vibrare metà della corda era di un’ottava più alto e a un terzo corrispondeva una quinta. Procedendo poi di quinta e quinta trovò tutti gli altri suoni della scala. (metodo matematico)

Zarlino invece, poco prima del 1600, procedette utilizzando gli armonici naturali (suoni che costituiscono il suono fondamentale) e infine alla fine XVII sec. Werckmeister, organista e compositore tedesco divise “equamente” l’ottava in 12 semitoni con un coefficiente costante.

Questo sistema è semplicemente un compromesso acustico, da lui chiamato “buon temperamento” che vede la scala musicale divisa in 12 semitoni tutti uguali tra di loro.

In pratica con questo sistema suoni come do# o reb risultano uguali quando in realtà, seguendo il sistema matematica del monocordo pitagorico di costruzione dei suoni procedendo per quinte, essi sono leggermente diversi.

La necessità di sviluppare questa scala derivò dai problemi tecnici dell’accordatura degli strumenti musicali (in particolare degli strumenti a tastiera) coi parametri della scala naturale. Il problema fondamentale sulla possibilità pratica di utilizzare i valori della scala naturale per l’accordatura, infatti, verteva sulla possibilità di comporre ed eseguire la stessa musica su scale che partono da altezze differenti.

Tutta la nostra musica, a partire da J. Sebastian Bach con la raccolta “il clavicembalo ben temperato” contenete 24 preludi e fughe in ognuna delle 24 tonalità nelle quali modula la scala temperata), utilizza questo sistema.

 

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