I colori della musica: passaggi funzionali di accordi

L’armonia: é l’impalcatura di ogni brano musicale; del quadro musicale è il colore. Assieme al ritmo e alla melodia, è uno degli elementi fondamentali della musica.

I suoni hanno delle relazioni fra di loro sia orizzontalmente (melodia)

che verticalmente (armonia).

L’insieme di almeno 3 suoni si chiamano accordi.

L’insieme di relazioni che legano le note e gli accordi si chiama tonalità.

La scala musicale (successione di suoni che, parte da una nota e arriva alla stessa nota ma 8 note sopra) è il sistema di organizzazione dei suoni che viene usata abitualmente in quasi tutte le canzoni che ascoltiamo.

L’insieme delle regole dell’armonia “moderna” si basa sulla scala sia orizzontalmente

che verticalmente

 

Questi suoni tendenzialmente li percepiamo come “funzionali” gli uni agli altri. (l’armonia basata sulla scala armonizzata si chiama infatti anche Armonia funzionale)

Passare da questi suoni (e questi accordi) ci sembra “naturale” e “senza stonature”, un po’ come  l’accostamento cromatico dei colori.

Fondamentalmente gli accordi della scala possiamo dividerli in 3 categorie:

Quelli di riposo: I-III-VI (tonica-modale-Sopradominante)

Quelli di allontamento: II-IV (sopratonica-sottodominante)

Quelli di tensione: V-VII (dominante-sensibile)

La struttura fondamentale dell’Armonia moderna (tantissime canzoni sono costruite intorno a questa struttura) è formata dagli accordi: II-V-I o nel “giro armonico” più allargato: I-VI-II-V. (riposo- riposo- allontamento-tensione)

Per rendere più interessante e vario il discorso musicale si procede per modulazioni (cambiamenti) di tonalità: passare da una tonalità all’altra infatti corrisponde un po’ come al cambiamento di colore di base di una scenografia.

Questo cambiamento richiede però molta attenzione affinchè i suoni possano “armonizzarsi” nel migliore dei modi e non essere percepiti come estranei (stonati) fra di loro.

Vediamo adesso qualche possibile passaggio “funzionale”.

DOMINANTI TEMPORANEE

La struttura II-V-I è così forte che può essere riproposta in qualsiasi momento e determinare la scala.

Ad esempio se sono in do maggiore ma suono mi minore-la maggiore e re maggiore (II-V-I) sentirò subito di aver spostato il mio centro tonale da Do a Re. (sistema di Dominanti –V grado- temporanee).

Questo sistema di modulazione può essere utilizzato anche utilizzando direttamente la Dominante che va sulla Tonica (V-I) senza passare per la II.

SOSTITUZIONI TRITONO (Sub-5)

Tri-tono vuol dire letteralmente tre toni. (ad esempio la distanza da do a fa# è un tritono).

In passato questo intervallo era considerato “diabolico” e “sgradevole” fino al punto che la Chiesa lo vietò espressamente.

Il tritono è anche il punto centrale della divisione dell’ottava (do-re-mi-fa e sol-la-si-do: al centro proprio fa# che rispetto al do, come già detto, rappresenta il tritono) portando instabilità nella tonalità ma anche possibilità “modulative”.

Gli accordi di Dominante7 e Sensibile (V e VII) creano tensione proprio perchè contengono un tritono. (si-fa nella tonalità di Do).

La sostituzione del tritono (o sub 5 come viene chiamata nei paesi anglosassoni) sfrutta le note in comuni che esistono tra gli accordi di settima distanti tre toni.

Ad esempio se vogliamo andare in Re minore possiamo usare l’accordo che è un semitono più alto di re minore (mib7) sfruttando appunto la sostituzione del tritono che esiste tra questo accordo (mib7) e quello della dominante di re (la7; tra mib e la infatti c’è una distanza di tritono)

COLORI MODALI 

Gli accordi di allontanamento e tensione (II-IV-V-VII) possono essere “colorati”

Il II può diventare diminuto

Il IV può diventare minore

Al V possiamo aggiungere una nona bemolle

Il VII possiamo farlo diventare bemolle

ACCORDI BLUES

Se vogliamo dare un tocco blues ai nostri pezzi possiamo suonare gli accordi del I-IV-V come accordi di settima di dominante

ACCORDI DIMINUITI

Un accordo diminuito è formato da intervalli esclusivamente di terza minore (es- do-mib-solb-sibb).

Questo accordo è una sorta di accordo di dominante con un “colore più scuro” e può essere sfruttato per arrivare su qualsiasi accordo dal semitono precedente.

Ad esempio da do a re posso sfruttare questo accordo in questo modo: do-do# diminuto-re.

Ricorda comunque sempre di comprendere gli avvenimenti armonici attraverso l’orecchio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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