Dodecafonia e tecniche seriali

Che lo si voglia o no, l’esperienza dell’ascolto si fonda su una dialettica di previsione e sorpresa, di attesa e risposta. L’ascoltatore deduce da qualsiasi scheggia di materiale offertogli una gamma di possibili sviluppi, secondo le leggi di una certa organizzazione dei suoni (ad esempio l’organizzazione tona­le). Ovviamente è portato ad aspettarsi gli sviluppi più elementari e logici. La musica gli risponde in due modi possibili: conferma le sue previsioni (ad esem­pio con una cadenza perfetta) o lo sorprende con sviluppi più elaborati ma co­munque interni all’organizzazione stabilita (ad esempio con una modulazione) (A.Baricco)

La dodecafonia si basa sull’annullamento di questa logica, alla ricerca di una sorta di egualitarismo fra le note.

Ecco la tecnica: il compositore sceglie una successioni dei 12 suoni a suo piacere (le note non possono mai ripetersi), formando così la serie originale (O); da  questa  deduce   la  serie  inversa   (I)  invertendo   tutti  gli   intervalli (l ‘intervallo ascendente diventa discendente e viceversa); la serie retrogra­ da (R), dalla dodicesima nota a ritroso fino alla prima; e la serie retrograda inversa (RI), invertendo gli intervalli del retrogrado (fig. l ).

Ogni serie può essere trasposta iniziando da qualsiasi nota della scala cromatica per un totale di 12 x 4 = 48 combinazioni seriali.

L’utilizzo di una serie dodecafonica all’interno dell’opera, avviene, grazie alla creatività dell’autore, con struttu­re di successione lineare (nel tempo), con coincidenze simultanee (verticali , accordali), o con modelli di accompagnamento.

(ricorda anche i ritmi possono essere “serializzati” anche se non essendoci intervalli non possono essere eseguiti serie retrograde e inverse)

 

Webern volutamente cercava di evitare qualsiasi concatenazione consonante per non dar nessun percezione tonale. (cioè 3 note in successione o in simultanea non danno una triade conosciuta)

Un altro esempio più semplice da capire che usa la scala pentatonica per eliminare forti dissonanze negli incroci:

Mappa concettuale dodecafonia

 

 

 

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